Molti italiani hanno scelto di installare nelle proprie case le pompe di calore, facendo schizzare i dati sulle vendite.
Ecco perché conviene investire in questa soluzione e quando si risparmia
Gli italiani da quando il prezzo del gas naturale è lievitato in maniera sensibile sono alla ricerca di soluzioni efficienti per affrontare l’inverno ormai alle porte.
A ciò va aggiunto un aumento dell’inflazione che ha raggiunto ad ottobre circa 11 % facendo modificare anche le decisioni di acquisto delle famiglie italiane.
Molti stanno scegliendo di sostituire i tradizionali impianti a metano o gpl con le nuove pompe di calore .
Ad essere rimpiazzate anche le tradizionali stufe a pellet. Il motivo sta nell’aumento esponenziale dei prezzi del combustibile. Se fino allo scorso anno un sacco da 15 kg di pellet costava 5 euro, adesso per acquistare lo stesso sacco una famiglia spende circa 15 euro.
Questi aumenti esorbitanti dovuti ai costi delle materie prime e alla scarsità di prodotto hanno spinto molti italiani a scegliere le nuove pompe di calore, con l’obiettivo di rendere elettrico e sostenibile il sistema di riscaldamento e dell’acqua sanitaria
Scopriamo allora come funzionano le pompe di calore e quanto si risparmia utilizzandole.
Pompa di calore, boom di vendite. Ecco perché conviene e quanto si risparmia
Le famiglie italiane sono ormai da mesi alla ricerca di valide soluzioni di risparmio contro il caro gas. Molti hanno sostituto in questo periodo i tradizionali impianti con le pompe di calore.
A dirlo anche l’EHPA, l’European Heat Pump Association. L’associazione ha stilato un report che evidenzia come le vendite delle pompe di calore abbiano subito un evidente balzo in avanti.
Se rapportate al 2021, la crescita delle vendite è aumentata di circa il 33,8% nei cinque mercati di riferimento.
In Italia ne sono state vendute circa 382.000 con un aumento percentuale delle vendite del +64%.
Molti giustificano questo vertiginoso aumento delle vendite con il tentativo di sganciarsi dalle forniture della Russia ma anche dalla volontà di molti cittadini di elettrificare gli impianti di riscaldamento rendendoli sostenibili e portando beneficia ambientali, economici e sociali.
La stessa Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha evidenziato quale sarà il risparmio delle famiglie italiane passando dal gas alle pompe di calore.
Secondo le stime dell’Agenzia coloro che smetteranno di utilizzare in maniera diretta il gas per il riscaldamento risparmieranno circa 402,56 euro l’anno.
Se si procede all’elettrificazione dei vecchi sistemi di riscaldamento e dell’acqua sanitaria si potrebbero risparmiare fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno, generando un risparmio compreso 95 miliardi di euro e fino a 222 miliardi. La stima è fatta ipotizzando un utilizzo esclusivo delle fonti rinnovabili per alimentare le pompe di calore.
Pompa di calore, ecco a cosa serve e come funziona
La pompa di calore è utile sia per riscaldare gli ambienti che per raffrescarli, le stesse sono utilizzate e particolarmente utili per riscaldare l’acqua per uso sanitario.
Può integrare varie funzioni e per questo è considerata una soluzione molto valida per la sostituzione dei vari impianti di riscaldamento.
La pompa di calore, quindi, è un dispositivo che integra diverse funzioni sia per riscaldare un ambiente che per raffrescarlo. Inoltre utilizza fonti rinnovabili e non combustibili.
Il suo funzionamento è simile a quello di un frigorifero, ma al contrario, infatti nel frigorifero il calore viene estratto dall’interno e fatto fuoriuscire verso l’esterno.
La pompa di calore fa esattamente il contrario: preleva il calore da una fonte naturale, come l’aria, acqua o terra e lo trasporta dentro l’abitazione alla temperatura adatta.
Pompe di calore, per l’acquisto è possibile usufruire degli incentivi statali
Sulla scelta della pompa di calore possono essere utilizzati anche i bonus statali. Si può infatti usufruire della detrazione fiscale del 65%, ossia si può scontare dalle tasse il prezzo di acquisto rateizzandolo almeno dieci anni.
Va detto che il bonus può essere posto in essere solo se si sostituisce un vecchio impianto, ciè si procede alla rottamazione del vecchio sistema di riscaldamento.
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